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Salumificio La Rocca - Salumi tipici piacentini


Anniversari importanti per i Salumi Piacentini

Il 2 luglio a Piacenza a Palazzo Gotico, piazza Cavalli alle ore 15,30 vi sarà la celebrazione dei 50 anni dalla costituzione del Consorzio Salumi Tipici Piacentini e i 25 anni dell’assegnazione delle tre Dop piacentine: Coppa Piacentina, Pancetta Piacentina, Salame Piacentino

Il 2021 è un anno molto speciale per il “Consorzio Salumi Tipici Piacentini” e il “Consorzio di Tutela Salumi DOP Piacentini”.  Per il primo ricorre il cinquantesimo anniversario della sua Costituzione, per il secondo ricorre il venticinquesimo Anniversario dell’assegnazione della Denominazione di Origine Protetta per la Coppa Piacentina, la Pancetta Piacentina, e il Salame Piacentino

Noi del Salumificio La Rocca siamo stati tra i soci fondatori di entrambi i consorzi perché abbiamo creduto nella bontà del progetto, che si arricchisce negli anni, con un obiettivo fisso da raggiungere: far conoscere sempre più il gusto e il sapore della Coppa Piacentina, del Salame Piacentino, della Pancetta Piacentina e tutelarne la reputazione e l’immagine

La presentazione è aperta al pubblico e per partecipare è necessario iscriversi a questo link

http://salumitipicipiacentini.it/app/form_pdf.jsp?IdS=1228&vis_menu=1&css=generico_dop.css

Tanti e illustri gli ospiti. Da Corrado Calda, attore che racconterà la nascita del consorzio, a Luigi Polizzi, direttore generale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari. Poi, Paolo De Castro, vicepresidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale dell’Unione Europea, Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Gian Marco Centinaio, sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole Alimentati e Forestali. Conduce la giornata il giornalista Daniele Di Leo.

“E’ una tappa che dimostra dove siamo arrivati anche a livello di immagine e promozione. Stiamo lavorando per un progetto che guardi oltre i nostri confini e gli ospiti che saranno presenti all’evento dimostrano quali siano i nostri obiettivi”.

Le prossime sfide? Le basi per andare nei mercati più importanti ci sono già: Usa, Canada, Giappone dove abbiamo già registrato i nostri marchi. In Europa ci siamo già”.

Una scelta lungimirante quella di fondare il Consorzio Salumi Tipici Piacentini, come ricorda il direttore Roberto Belli.

“E’ stata una scelta di produttori e Camera di Commercio di cui bisogna riconoscere l’importanza. Un patto con il consumatore dandosi delle regole precise per i prodotti tipici piacentini. Teniamo presente i nostri fondatori hanno costruito disciplinari di produzione che la comunità europea chiederà 25 anni. I fondatori hanno precorso 25 anni, noi piacentini dobbiamo essere orgogliosi”.

Ogni ricorrenza suscita in noi diversi stati emotivi, questa giunge anche in un momento molto particolare per il nostro Paese e per il mondo intero e ciò accresce molteplici sentimenti alcuni condivisi altri molto più intimi.

Questi traguardi sono frutto di una millenaria cultura che si è tramandata fino ai giorni nostri per merito dell’impegno di coloro che con il lavoro e intelligente lungimiranza hanno fatto della qualità alimentare una loro ragione di vita e di lavoro.

Le ricchezze alimentari del territorio piacentino sono la testimonianza di una terra laboriosa dove da sempre l’agricoltura ha rappresentato un segmento determinante per l’economia del territorio.

Tra queste eccellenze i salumi rappresentano la bandiera agroalimentare di Piacenza tanto che la Comunità Europea il 2 luglio del 1996 ha assegnato la Denominazione di Origine Protetta per la Coppa Piacentina, la Pancetta Piacentina e per il Salame Piacentino, il più alto riconoscimento cui un prodotto alimentare possa aspirare. Per questo Piacenza è l’unica provincia in tutta Europa ad avere tre salumi DOP. Questi tre salumi hanno profumi e sapori unici, dove la mano dell’uomo è ancora determinante per la loro produzione, dove ogni pezzo è unico e risulta un piccolo capolavoro alimentare.

Nel tempo in cui l’inarrestabile globalizzazione propone stili di vita allarmanti è doveroso, per un Paese dalle innumerevoli proposte alimentari come è l’Italia, arginare il tangibile pericolo che tende a sviluppare la cultura dei sapori indifferenziati, con una forte e decisa difesa delle nostre tradizioni alimentari ricche di profumi, sapori e tanta storia.

Va sottolineata la lungimiranza di chi cinquanta anni orsono, esattamente l’8 Maggio 1971, ha pensato di dar vita ad una struttura consortile che si prendesse cura delle eccellenze della salumeria piacentina dandosi, fin da allora regole di produzione scritte e verificate che anticipavano di vent’anni quello che la Comunità Europea avrebbe poi legiferato nel 1992 con le normative che istituivano i prodotti tutelati.

È doveroso per questo riconoscere e ringraziare quanti hanno promosso, realizzato e proseguito questa straordinaria avventura che accompagna non solo la salumeria piacentina, ma anche le bellezze, i valori e le imprenditorie del territorio da cinquanta anni.

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